Prime Esperienze
...scatti e canicola
di hydemoon2011
19.01.2015 |
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"" Vuoi pulirti ? Nevuoi uno anche tu ?"
Ancora turbato dalle sensazioni annuisco e prendo il piccolo pezzo di carta che mi porgi dal basso ed..."
Questo racconto è dedicato a un'amica molto speciale, la mia musa intrigante e maliziosa, Nella storia mi rivolgo a lei direttamente in omaggio alla sua femminilità.Seduta sulla tua bicicletta, ferma al ciglio di una strada sterrata in bel pomeriggio soleggiato, mi guardi sorridendo, attorno, solo campi e sporadici gruppi di
alberi circondati da erba incolta.
Mentre inizio a farti qualche foto ti consiglio di sbottonare un po' la camicetta. Indossi un reggiseno di pizzo, cornice ideale, sfumatura piccante che impreziosisce
i tuoi seni rendendoti ancora più sensuale.
Tu inizi a giocare con i bottone facendoli scivolare fuori dalle asole,con provocante lentezza, guardandomi negli occhi da dietro gli occhiali da sole
o meglio nell'obbiettivo puntato su di te) e sorridendo maliziosa.
Ti chiedo di metterti in piedi ma senza smontare dalla bicicletta. Tu scendi dal sellino e con le gambe divaricate appoggi i piedi a terra.
Ti giro attorno ed inizio a fotografarti di spalle. Tu, flettendo appena un po'la schiena metti in evidenza la curva invitante delle natiche e
lasci che il bordo della gonna si sollevi provocantemente.
Mentre mi piego sulle ginocchie per avere una migliore prospettiva tu ti appoggi alla punta del sellino lasciando che il tessuto si insinui tra i glutei, fasciandoli.
Blocco l'istante in una sequenza di scatti.
Voltando appena la testa mi dici con tono caldo: "Così va bene?"
" Si, sei perfetta...ma !!" rispondo senza smettere di fotograrti.
" Ma...cosa ?" ora il tono e carico di curiosità.
" Pensavo che...beh...forse potresti sfilare le mutandine. Che ne dici ?"
" Qua ? in mezzo alla strada ? e se passa qualcuno ?"
" Di qua non passa quasi mai nessuno e comunque vorrei che ti togliessi solo le mutandine...non la gonna"
" Mi preoccupa un po' il quasi ma l'idea mi stuzzica e quindi..."
Con movimenti rapidi ed eleganti ti sfili la biancheria facendola poi sparire nella borsa.
" Voilà, contento ? sono già pentita" il tono è ancora caldo e la rapidità con cui hai seguito il mio consiglio mi fa pensare che in realtà, la situazione non ti turba
affatto.
Con la bicicletta appoggiata contro l'interno coscia, giochi maliziosamente con l'orlo della gonna guardando lontano lungo la strada deserta.
" Ora, cosa vuoi che faccia ? huf ! Non trovi che oggi sia molto caldo ? Io ho caldo, ma forse non è solo il sole...".
Ridi della tua stessa provocante battuta.
Rido con te constatando come la naturalezza con cui ti sei liberata dalle mutandine abbia provocato un piacevole tepore che mi sta lentamente pervadendo il basso
ventre e di certo non è il sole a provocarlo. Decido di sorvolare sulle mie sensazioni, almeno per il momento.
" Si è una giornata ideale per una bella gita in bicicletta...e per qualche fotografia intrigante".
Accovacciato ai tuoi piedi lascio partire una nuova sequenza di scatti, immortalando le tue dita che fanno svolazzare l'orlo della gonna.
" Sbottona ancora un po' la camicetta...!!"
" Così ? " Mi sorridi mentre fai scivolare un altro paio di bottoni dalle asole mettendo in evidenza il reggiseno.
" Si...ora scosta i lembi della camicetta"
Mi alzo in piedi e dopo aver puntato l'obbiettivo sulla generosa scollatura, ti faccio un paio di foto.
Senza staccare il viso dalla macchina fotografica, l'occhio destro appoggiato al mirino, quello sinistro chiuso per aver una più precisa visione ti dico:
" Perchè non abbassi un po' il reggiseno ! "
Muovendo la testa ti guardi attorno e dopo aver constatato che non c'è nessuno ad osservare la scena, fai scivola provocantemente il bordo della lingerie.
" Speriamo che non ci sia qualcuno nascosto nei cespugli !!". Pur non vedendoti in viso, dal tono della voce posso percepire l'ampio sorriso malizioo che ti illumina il viso.
Agendo sulla ghiera dell'obbiettivo metto a fuoco il capezzolo destro. La carne è scura ed inturgidita, la corona si è fatta più piccola,come si fosse raccolta su
se stessa formando piccole screpolature invitanti.
" A vedere così non si direbbe che tu abbia caldo !!" Uso un tono malizioso, accennando appena con la testa in direzione dei seni nudi.
" No no, anzi...e che certi situazioni mi turbano sempre un po'". Ridi in modo algido.
clic...clic...
Continuo a scattare, ruotando la macchina fotografica, cambiando prospettiva, girandoti attorno, piegandomi ai tuoi piedi, assaporando la tua naturale
propensione all'erotismo.
Cavalcando l'onda dell'intrigante del momento, scostando il viso dal mirino e cercando con lo sguardo il tuo, celato dagli occhiali da sole, ti dico:
" Perchè ora non ti appoggi di nuovo al sellino ? Mi piaceva molto come la gonna delineava la curva dei glutei. Sono sicuro che ne verrebbe fuori uno foto molto
provocante".
" Dici? trovi che io sia sexy in quella posizione ? Non è che stiamo esagernado un po'? Siamo in mezzo alla strada !"
Mentre pronunci la frase stai già facendo aderire la punta del sellino alle natiche spingendo provocantemente il tessuto della gonna nel solco che ora si delinea
chiaramente.
Muovendo sinuosamente i fianchi lo lasci insinuare tra le cosce, sotto il bordo dell'indumento.
Ti sfugge un sospiro, un gemito sommesso carico di mal celato piacere.
" ummm...così...va bene...non sono un po' troppo...esagerata ...!!"
" No anzi...sei davvero stupenda...continua, lasciati trasportare dalle sensuazioni, segui l'istinto !"
Faccio una panoramica, scatto diverse foto, tutte con una angolazione che va dal basso verso l'alto, slanciando la tua figura, cogliendo ogni discinto particolare,
lasciando che il viso turbato dal desiderio crescente diventi elemento intrigante dello sfondo.
Appoggi le mani sul manubrio inclinadoti in avanti. Il seno generoso scivola ancora di più fuori dalle coppe del reggiseno, la camicetta aperta è una maliziosa cornice.
Hai il viso arrosato, le labbra dischiuse sono lucide come se le avessi inumidite con la lingua, gli occhi, celati dalle lenti scure, hanno una luce strana.
Accovacciato di fronte alla ruota anteriore continuo a fotografarti concentrato nel cogliere la migliore inquadratura per ogni nuovo scatto.
Ora appoggi un piede su un pedale, flettendo la gamba, sporgendoti ancora sul manubrio, come se fossi in procinto di partire da li a poco.
"Brava, così, sii naturale !" apprezzo l'intraprendenza e ci tengo che tu lo sappia in modo che ti senta sempre più a tuo agio.
Mi ci vuole qualche istante a capire che questo cambio di postura ha una ragione molto più provocante.
In modo lento e quasi impercettibile hai iniziato a muovere il bacino appoggiandoti con maggiore intensità al piccolo sellino d'acciaio ammantato di liscio e scuro
cuoio.
I seni nudi iniziano ad oscillare sfiorando il tubolare cromato del manubrio, provocanti come una silenziosa promessa. Un'espressione carica di desiderio ti rende
eccitante come una divinità pagana. Colgo, nella zona perimetrale dell'inquadratura, il movimento dei fianchi, rotatorio e sempre più sensualmente profondo.
Giro attorno alla bicicletta mentre tu mi segui con lo sguardo e un sorriso a dir poco invitante.
" Cosa fai?...non vorrai fotografarmi alle spalle !!"
" Beh...direi che una così sensuale visione meriti di essere immortalata !! Non sei d'accordo ?"
" Non lo so, sei tu il fotografo !!...Uff...fa sempre più caldo !"
Togliendo solo per un istante una mano dal manubrio sollevi la gonna incastrandone il bordo sotto la sottile cintura che ti cinge i fianchi.
Una volta eseguito questo semplice quanto sensuale gesto afferri di nuovo la manopola stringendola tra le dita e riprendendo a muoverti con malizia.
Mi accovaccio alle tue spalle ma non posso evitare di osservarti per qualche istante senza riuscire a scattere nemmeno una fotografia, piacevolmente stupito dalla
naturalezza con cui ti stai abbandonando alla situazione.
Il solco scuro tra le natiche è lucido, ricoperto di una sottile pellicola di sudore. Più in basso, i movimenti dei fianchi espongono in maniera ritmata la provocante
visione del tuo sesso. Le labbra carnose che incedono incerte sul cuoio, dischiudendosi accoglienti, morbide e eroticamente pendule.
Ritrovato una parvenza di controllo nonostante l'ingombrante erezione che mi gonfia ormai i pantaloni, riprendo a fotografarti senza dire una parola.
Cerco di cogliere ogni più piccolo mutamento, ogni dettaglio minimale, segno della tua voglia di essere guardata.
" Azz...c'è qualcuno !!" la tua voce e il tono agitato mi strappa dai miei piensieri carichi di lussuria.
Ti copri rapidamente mentre io mi alzo in piedi.
In lontanaza, a qualche decina di metri, un grosso trattore emerge da un campo nascosto dalla vegetazione.
La polvere circonda il pesante mezzo agricolo facendolo assomigliare ad un drago.
Quando le enormi ed infagate ruote ci passano accanto tu ti sei ricopomposta e osservi l'uomo nella cabina con un'aria un po' imbarazzata.
Io saluto con cenno della mano che viene a mala pena ricambiato dal guidatore vestito con una spessa tuta da lavoro.
" Ci avrà visti ? Che paura, che imbarazzo !"
Con tono rassicurante, appoggiandoti una mano sulla spalla ti dico:
" No...era troppo distante"
" Meno male ! Mi sa che la prossima volta dobbiamo trovare un luogo più appartato"
"Forse...ma così è più divertente". Rido malizioso.
" Si è vero...ma tutte queste emozioni mi hanno fatto stimolato...devo fare la pipì"
Rossa in viso, accaldata, con la camicetta ancora in parte sbottonata, scendi dalla bicicletta e la spingi sul ciglio della strada dove la polvere
lascia il posto a sporadici ciuffi d'erba . Adagi con garbo il manubrio a terra, sgambetti verso un gruppo di alberi poco distanti stando attenta a dove
metti i piedi, cercando di non farti graffiare le gambe dai molti rovi ed ortiche e ti addentri tra la vegetazione dove le piante ti offrono un po' di riparo.
Io ti seguo con lo sguardo, ammirando le femminee movenze.
Senza voltarti mi dici: " Tu stai li, controlla che non arrivi nessuno, non vorrei ripetere l'imbarazzante esperienza di prima !"
Ti rispondo con un veloce "si" e mettendomi la macchina a tracolla, mi volto verso il lato opposto della strada lasciando spaziare lo sguardo sulla linea dei campi.
In silenzio, dopo aver acceso una sigaretta, rivivo gli intensi momenti carichi di piccante esibizionismo e sfrenato voyeurismo .
Un'idea mi attraversa la mente, intrigante ed inresitibile.
Imbracciando di nuovo la macchina fotografica, senza dire una parola, muovendomi in modo furtivo, mi avvicino al gruppo di piante in cui hai trovato riparo.
Abbandono la strada e silenziosamente seguo lo stesso piccolo sentiero che hai percorso poco prima.
Il cuore mi martella il petto mentre mi muovo tra le basse fronde.Un erezione selvaggia mi gonfia la patta.
Pochi passi e ti scorgo. Sei accovacciata, la gonna sollevata, la borsetta a tracolla e lo sguardo perso in un punto indefinito .
Mi accuccio anche io, sfruttando la vegetazione come fosse un nascondiglio.
Lascio partire una rapida sequenza di scatti nella tua direzione.
clic clic clic
Il rumore però attira la tua attenzione.
" Chi c'è ? sei tu ? non fare lo stupido dai !!...non ho ancora finito"
Rimango in silenzio per qualche secondo.
Il tono della tua voce ha una nota invitante, per nulla spaventata o stupita.
" Tanto lo sapevo che non avresti resistito, dai, vieni fuori !!"
Mi alzo palesandomi tra le foglie.
" ok...mi hai scoperto !!"
Senza mostrare il minimo pudore rimani accovacciata. Sento lo scroscio di pipì abbattersi sul terreno ricoperto di rametti e foglie secche.
" Certo che sei proprio un porco, non mi concedi nemmeno un po' di intimità...questi sono momenti in cui una donna ha piacere di rimanere da sola"
Lasciando scivolare lo sguardo tra le gambe piegate, osservo il lembo di gonna che nasconde, come fosse un tenda, un sensuale drappo, il tuo sesso nudo.
Mi avvicino facendomi largo tra i rami. Tu mi guardi in silenzio, sorridendo con malizia. Hai sollevato gli occhiali sulla testa ed ora posso cogliere a pieno
la luce carica di malizia che ti illumina lo sguardo.
" Qua in mezzo è più intimo non trovi ?"
Annuisco, ho il cuore in gola per l'eccitazione.
Sento le ultime gocce di pipì cadere sulle foglie in modo ritmato e con sempre minore frequenza. Infili una mano nella borsa e dopo aver armeggiato
qualche istante estrai un pacchetto di fazzoletti di carta.
"Non parli più ? cosa c'è, sei inmbarazzto ?"
" No, non direi proprio" mi avvicino sorridendo, mi sento il viso avvampare e un erezione selvaggia spinge contro la patta dei pantaloni.
Prendi un fazzoletto tra le dita e infilando la mano sotto la gonna, senza mostrare particolare imbarazzo, inizi a tergerti con cura.
Lo spazio che ci separa è ormai così esiguo che se allungassi il braccio potrei accarezzarti il viso.
Lentamente fai scivolare lo sguardo dal mio viso verso il basso.
" Ohh !!mi sembra di capire che sei molto contento di vedermi !! Ti mancavo già !!" ridi maliziosa.
" Beh...un po' !! Si vede tanto ?" ti rispondo con un tono caldo e provocante.
Poi senza agiungere altro, seguendo un impulso inrefrenabile, inizio a sbottonare i pantaloni. Prima la cintura stretta in vita e poi i bottoni argentati
dalle asole dei jeans.
Accovvacciata osservi la scena senza dire nulla.
Scosto i lembi dei pantaloni e abbasso i boxer.
Il mio sesso duro e gonfio guizza fuori dalla biancheria oscillando per qualche istante.
" Wow...non perdi tempo tu !!...non ti sembra di correre un po' troppo...? "
Il tono è fermo ma una strana sfumatura nella voce mi fa sospettare che la risolutezza sia solo una facciata.
"...scusa è che sono un po' timido..." immediatamente mi rendo conto quanto questa affermazione sia in contrasto con il gesto sfrontato e dopo qualche istante
di silenzio ridiamo entrambe di cuore.
" Si...è evidente che sei un introverso !!"
" Beh sai cosa intendo...e che a volte se non agisco di istinto rischio di bloccarmi, comunque se vuoi infilo di nuovo tutto nei pantaloni e facciamo finta che non
sia successo nulla".
Senza dire una parola abbassi gli occhi sulla patta spalancata, con mal celato interesse, come se stessi soppessando la situazione.
Trascorrono altri istanti pregni di una tensione carica di malizia e imbarazzo, poi, con tono caldo e allussivo mi dici:
"...ed ora...cosa vorresti che facessi...? Vuoi forse che sia io a fotografarti !?..." Con un cenno del capo mi indichi la macchina fotografica che ho deposto a terra poco prima.
" ...oppure pensavi a qualcos'altro ?"
Parzialmete nudo, abbasso il capo alla ricerca del tuo sguardo che non si sposta dalla patta spalancata mentre il mio sesso teso troneggia sfuocato al fondo del mio
campo visivo.
" in realtà, in questo momento, essere fotografato non è una priorità ! rido piano.
Ipnotizzato dalla scena non faccio subito caso che la tua mano si attarda ad emergere da sotto la gonna mentre il fazzolettino di carta è già appallotolato
tra le foglie secche.
Il tuo silenzio, gli occhi animati da una luce selvaggia e maliziosa ma sopratutto, quel particolare, così provocante mi rende audace mentre il cuore sembra voler
uscire dal petto.
"...ma cosa stai facendo li sotto con quella mano !?" uso un tono volutamente incredulo ammiccando malizioso.
" Vorresti vedere ?"
" Si, certo!"
"Porco ! Non ti è bastato importunare una signora impegnata in pratiche molto private, ora vorresti anche vedere sotto la gonna !"
Nonostante il carattere severo delle parole è evidente che il gioco ti piace molto e senza attendere una mia replica sollevi la stoffa leggera offrendo
al mio sguardo una più ampia prospettiva.
" Contento !?"
Per la prima volta dopo tanto, i tuoi occhi si staccano dal mio basso ventre e si fissano provocantemente nei miei.
" Si, ma non mi basta ancora ".
Colgo un lampo selvaggio nel tuo sgurdo.
" ...Cosa vorresti ancora !?"
" Mi sembri scomoda così, lasciati scivolare con la schiena contro il tronco alle tue spalle, io ti faccio qualche altra foto".
Tenendomi con una mano i pantaloni per non farli scivolare in modo ridicolo verso il basso mi piego a raccogliere la reflex stando attendo a non cadere.
Quando di nuovo ti guardo attraverso l'obbiettivo tu ti sei piegata indietro fino a far aderire le spalle al piccolo albero, i piedi ben piantati a terra
tra le foglie secche e le cosce spalancate. La gonna è ora completamente sollevata e posso vedere la tua mano che si muove lenta.
Metto a fuoco, il dito medio sprofondato tra le grandi labbra preme con intensità su un punto preciso, il clitoride, mentre le altre dita celano solo
in parte il tuo sesso nudo e dischiuso.
clic clic clic
Lascio partire una sequenza di scatti per non perdere nessun dettaglio di quel momento così erotico e provocante.
" Va bene così ? Ti piace ? " La sua voce è un sussurro di piacere non solo per le morbide carezze che si sta concedendo ma anche (e forse sopratutto!)
per il fatto di essere ripresa in quella posa lasciva e spudoratamente intima.
"Guarda cosa mi fai fare ! Sei un porco !"
La canicola è soffocante e le fronde rigogliose della bassa vegetazione invece che attenuare il caldo rendono l'aria umida, quasi inrespirabile.
Il suodre sul viso ti rende la pelle lucida mentre lo sguardo si fa sempre più languido e lontano.
Sfruttando lo zoom faccio diversi primi piani cogliendo i dettegli di un piacere che cresce incontenibile.
Indice e medio, uniti, ora, affondano in profondità nella tua carne, stropicciando le grande labbra gonfie con il loro incedere deciso.
Il tuo sguardo scivola in maniera provocante sul mio sesso duro ed esposto.
Poi, con la mano libera mi fai cenno di avviccinarmi mentre dalla bocca ti sfuggono respiri profondi sempre più simili a veri e propri sospiri.
Lentamnte, dopo aver riposto la macchina a tracolla, obbediente come uno scolaretto al cospetto della maestra, faccio piccoli passi goffi verso di te
cercando di non inciamparmi nei pantaloni che continuano a scivolare verso il basso.
In breve la distanza tra noi si è fatta così esigua che posso sentire nell'aria il tuo profumo. L'eccitazione è ormai qualche cosa di palpabile.
Non so come comportarmi. Vorrei allungare un braccio ed accarezzarti il viso, le labbra ma non sono sicuro che sia la cosa giusta, la cosa che desideri.
Ti guardo inerte mentre ti abbandoni al piacere delle carezze solitarie e dentro di me sogno che quelle dita siano le mie. I tuoi occhi non smettono di
fissare la mia ingombrante erezione e sembri trarne una grande soddisfazione, come se fosse la tua fonte di ispirazione.
Non ti dai tregua alternando carezze superficiali sul clitoride arrossato e gonfio a movimenti profondi che fanno sparire gran parte delle
due dita tra le grandi labbra dischiuse come petali carnosi.
All'improvviso, con la mano libera, ti aggrappi alla mia caviglia, stringendo con forza, prima di iniziare a salire lungo la gamba.
"Mi hai fatto eccitare da morire con i tuoi scatti...e poi..vederti così...duro...gonfio...per me..."
Senza più indugi mi cingi con le dita la base del sesso, con intensità come se potesse sfuggirti da un momento all'altro.
Il contatto così intenso e quasi inaspettato mi fa trasalire mentre un gemito di piacere mi sale su per la gola.
"Porco !!" la parola ti sibila tra i denti violenta e nel contempo carica di desiderio.
" Si...ma non più di te!"rispondo con voce inrochita sia dal prolungato silenzio che dall'eccitazione.
Ti guardo mentre inizi a masturbarmi con vigore, facendomi presto grugnire come se fossi davvero un maiale.
Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano tu abbassi gli occhi guidandomi tra le tue cosce dove con le dita non ti dai tregua pugnalandoti con crecente intensità.
Ruoti il bacino in modo sinuoso assecondando il movimento della mano, delle dita matide del tuo piacere, esponendo al mio sguardo rapito le tue grazie provocanti.
Flettendomi in avanti e tendendo il braccio mi appoggio al tronco su cui sei adagiata, le gambe mi tremano per il piacere crescente.
"Prendilo in bocca !!" sibilo tra i denti.
Ridi e gemi nello stesso momento.
" Ti piacerebbe vero ? Invece no ! Accontentati... io voglio così...niente di più niente di meno...!!"
Come un burattino nelle tue sapienti mani mi abbandono e rinuncio a sentire le tue labbra calde attorno al mio sesso fremente.
Daltronde sono al limite e non potrei resistere molto di più.
Esperta come la più navigata delle puttane te ne accorgi e attenui il ritmo tardando l'inevitabile. Intuisco che sarai tu a decidere quando dovrò godere e ti
lascio fare.
Ora sei più concentrata su di te. Ti sento mugulare come una lupa in calore sotto di me mentre sollevo la testa e chiudo gli occhi.
Mi abbandono al tuo volere e assaporo il crescere del piacere come se fosse una marea che lentamente sale alimentata da una forza invisibile.
Dopo un tempo che non saprei definire vengo riportato alla suadente realtà. La stretta si è fatta vigorosa. Le unghie affondano nella carne strappandomi un gemito di dolore
e piacere che si confondono indissolubimente tra loro.
Mi masturbi con ritrovata foga, scoprendo per intero il glande arrossato e gonfio, lucido.
" Non venire...non ancora...resisti...non venire...!!"
La tua è una supplica carica di desiderio che sembra sortire l'effetto contrario. Stringo i denti e mi aggrappo alla corteccia che si conficca nel palmo della
mano.
Gemi, anzi urli mentre il tuo corpo diventa rigido come il legno a cui sei appoggiata. La stretta sul mio sesso si fa ancora più intensa mentre ti blocchi per
istanti che sembrano non finire mai strangolando la mia carne turgida tra le dita.
Poi, senza preavviso, con un vigore inaspettato riprendi a masturbarmi e so che questa volta non ci sarà nessuna decelerazioni, nessuna pausa di recupero,
questa volta mi farai godere.
Esplodo, letteralmente, sento fiotti bollenti risalire dal basso ventre mentre i testicoli si contraggono accrescendo la spinta.
Abbassando il capo e aprendo gli occhi osservo la scena alimentando ancora di più il piacere già sublime.
Schizzi dalle sfumature lattigginose, come acqua in pressione, disegnano un ampia parabola che si perde tra le foglie secche. Tu continui a mungermi instancabile, frenetica.
Mi fletto sulla schiena, all'indietro mentre erutto ancora. Questa volta i getti sono più densi e pesanti e la tua mano ne rimane invischiata. Fili biancastri
ed appiccicosi ti ricoprono le dita e il dorso della mano.
Continui, vuoi che sputi fuori tutto il mio piacere, solo allora saria soddisfatta, lo so.
Gemo e grugnisco, mentre incrocio il tuo sguardo carico di malizia e di compiacimento. Sul volto leggo la soddisfazione mentre, ora, stringi con entrambe
le mani il mio sesso ancora pulsante.
Finalmente, soddisfatta, mi concedi tregua attenuando la stretta e rallentando i movimenti. Poi, quando ogni goccia del mio seme è stata espulsa, le dita si attardano ancora
ancora ad accarezzare la punta lucida strappandomi gemiti insoppromibili e facendomi barcollare sulle gambe stanche.
Abbandonata la presa rovisti nella borsa stando attenda a non macchiare il tessuto con tutta quella viscida abbondanza, recuperato un fazzoletto di carta,
ti tergi tra le cosce senza nessun pudore.
" Vuoi pulirti ? Nevuoi uno anche tu ?"
Ancora turbato dalle sensazioni annuisco e prendo il piccolo pezzo di carta che mi porgi dal basso ed iniziando ad asciugarmi.
"Si è fatto tardi...devo andare..." esordisci mentre ti alzi in pedi e ti abbassi la gonna come se nulla fosse.
Mentre io sto ancora riprendendendomi tu sei già lontana.
Ti osservo stordito ed ammiro la tua sensuale femminiltà, così forte e dirompente.
"Voltandoti ancora una volta verso di me dici " è stato bello...dobbiamo rifarlo...sei d'accordo ?"
Ho solo la forza di replicare con un esausto "quando vuoi!" mentre esci sgambettando dal piccolo boschetto che ci aveva offerto riparo.
Un istante dopo sento il rumore delle gomme sulla ghiaia che si fa mano mano sempre più lontano.
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